BONADUCE Domenico Professore Ordinario MED09
(Responsabile scientifico)
BASILE Claudia
Specializzando MED/09
ABETE Pasquale
Prof. Associato MED/09
CARLOMAGNO Angelo
Ricercatore MED/09
CRISCUOLO Patrizia
Specializzando MED/09
DEL GENIO Maria Teresa
Specializzando MED/09
D'ANTONIO Iole
Specializzando MED/09
GUADAGNO Livia
Specializzando MED/09
MAGLIOCCA Antonio
Specializzando MED/09
MERCURIO Valentina
Specializzando MED/09
MASTROBUONI Chiara
Specializzando MED/09
IANNUZZI Angela
Specializzando MED/09
PARRELLA Paolo
Specializzando MED/09
PIROZZI Flora
Specializzando MED/09
PIROZZI Gilda
Specializzando MED/09
PETRETTA Mario
Ricercatore MED/09
SCHIAVONE Michele
Specializzando MED/09
TOCCHETTI Carlo Gabriele
Professore associato MED/09
DUILIO Carlo
funzionario tecnico.
CURCIO Francesco
specializzando MED/09
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MODIFICHE DELL'ACCOPPIAMENTO
VENTRICOLO-ARTERIALE NELLO SCOMPENSO CARDIACO:
Valutazione della funzione
cardiaca e del rapporto cuore-vasi tramite la misurazione di
vari parametri ecocardiografici, ecodoppler e
dell'accoppiamento ventricolo-arteriale. Studio mediante
tonometria degli indici di rigidità vascolare quali
l'augmentation index, l'augmentation pressure, l'analisi
morfologica dell'onda sfigmica, e il calcolo della velocità
di propagazione bellona sfigmica in pazienti con varie
patologie.
ACCOPPIAMENTO
ECCITO-CONTRAZIONE MIOCARDICA E CARDIOTOSSICITÀ
Tale linea di ricerca valuta
I meccanismi cellulari di regolazione della funzione
miocardica (accoppiamento elettro-meccanico, Ca2+ handling,
miofilamenti) nella genesi della disfunzione cardiaca e come
tali meccanismi conducano alla ricerca di nuove potenziali
strategie terapeutiche. Particolare attenzione è rivolta
all'equilibrio ossido-riduttivo del miocardio, e alle
interazioni dello stress ossidativo (particolarmente elevato
nello scompenso cardiaco) con il signaling deossido nitrico
(equilibrio nitroso-redox). Un'interessante applicazione di
tali argomenti riguarda la cardiomiopatia indotta da farmaci
antineoplastici: tali farmaci possono interferire con il
signaling di proteine importanti per la corretta omeostasi
dei cardiomiociti. Accanto a tali studi sperimentali su
modelli animali, una specifica sezione del nostro
ambulatorio per lo Scompenso Cardiaco e dedicata al
follow-up dei pazienti a trattati con farmaci
antineoplastici, e dunque a rischio di sviluppare
cardiotossicità.
IDENTIFICAZIONE E
CARATTERIZZAZIONE DELLE CARDIOMIOPATIE FAMILIARI:
Valutazione di parametri bioumorali utili, in associazione
ai parametri ecocardiografici alla valutazione diagnostica e
prognostica dei pazienti con scompenso cardiaco. In
collaborazione con il CEINGE e con il Dipartimento di
Scienze Biomediche Avanzate ha in corso un programma di
ricerche volto alla caratterizzazione genetica e
morfofunzionale delle cardiomiopatie idiopatiche e
familiari. In questo studio i pazienti con cardiomiopatia
non infiammatoria e non aterosclerotica verranno sottoposti
ad analisi delle mutazioni dei più comuni geni implicati
nella genesi di tale patologia e contemporaneamente allo
studio della perfusione miocardica tramite scintigrafia
miocardica con Rubidio e a studio PET-RMN con macchina
ibrida per caratterizzare il metabolismo miocardico e le
modificazioni morfo strutturali di questi pazienti .Lo scopo
è quello di identificare e caratterizzare nell'ambito delle
cardiomiopatie sottogruppi con differenti mutazioni
genetiche e con diversi aspetti morfofunzionali che
presentano verosimilmente una differente prognosi.
VALUTAZIONE MORFO FUNZIONALE
DEL VENTRICOLO DESTRO IN PAZIENTI CON IPERTENSIONE POLMONARE
DI DIFFERENTE EZIOLOGIA:
E' noto che l'ipertensione
polmonare induce una serie di modifiche a carico della
morfologia del ventricolo destro così come della sua
perfusione e metabolismo .Stiamo valutando la funzione del
ventricolo destro mediante ecocardiografia,.la perfusione
miocardica con fluorodesossiglucosio e la funzione nervosa
autonomica cardiaca mediante I-123 Metaiodiobenzilguanidina
in pazienti con ipertensione arteriosa polmonare di
differente eziologia.al fine di valutare l'ìimpatto che i
differenti momenti eziopatogenetici hanno sul ventricolo
destro nell'ipertensione polmonare.
VALIDAZIONE DI UN INDICE DI
FRAGILITÀ NEL SOGGETTO ANZIANO: La fragilità è attualmente
definita come primaria o pre-clinica quando essa non è
associata ad una specifica condizione patologica e/o
disabilità ed è caratterizzata dalla presenza di 3 dei
seguenti 6 criteri: perdita involontaria di peso, astenia,
ridotta attività fisica, ridotta forza muscolare,
rallentamento motorio e deficit cognitivo. Altresì, la
fragilità secondaria o clinica è caratterizzata
dall'accumulo di deficit psico-fisici identificati da segni,
sintomi, patologie, sarcopenia e non autosufficienza. La
quantizzazione della fragilità post-clinica utilizza un
indice di fragilità espresso dal rapporto tra il numero di
deficit presenti ed i 40 considerati. Lo scopo della
presente linea di ricerca sarà di verificare il potere
predittivo della fragilità pre-clinica e clinica sulla
disabilità, sulle ospedalizzazioni, sulle
istituzionalizzazioni e sulla mortalità in soggetti anziani
con età >/= 65 anni a 6, a 12 e 24 mesi dall'arruolamento.
SARCOPENIA E BIOMARCATORI NEL
PAZIENTE ANZIANO: E noto che nel paziente anziano gli indici
di sarcopenia si associano a markers infiammatori (p.e.
interleuchina-6 e proteina C-reattiva), anche in assenza di
patologia manifesta. Alcune evidenze hanno dimostrato che
l'attività dell’esterasi Elementi: plasmatiche con la
butyryl-colinesterasi non si modifica con l'età ma presenta
uno stretto rapporto con infiammazione cronica. Allo stesso
modo, l'angolo di fase è un parametro della diagnostica
bioimpedenziometrica in grado di verificare l'integrità
delle membrane cellulari e rappresenta un importante indice
prognostico per monitorare la presenza e l'evoluzione dei
processi infiammatori cronici. Scopo della presente ricerca
sarà quello di verificare la relazione tra la sarcopenia
(riduzione della forza e della massa muscolare), i valori di
butyryl-colinesterasi (quale indice di infiammazione
cronica), l’albumina sierica (quale indice nutrizionale) e
l’angolo di fase (quale indice bioimpedenziometrico di
integrità delle membrane cellulari) e la presenza di
eventuali eventi avversi quali la morte e la
riospedalizzazione.
SINCOPE ED IPOTENSIONE
OROTOSTATICA NEL PAZIENTE ANZIANO. Tale linea di ricerca è
volta alla validazione del test del respiro e della manovra
di Valsalva nel soggetto anziano con ipotensione ortostatica
ed ipertensione clinostatica (Hyp-Hyp phenomenon). Il
fenomeno Hyp-Hyp'', individuato in circa 5,5% dei pazienti
ipertesi e fino al 50% dei pazienti con ipotensione
ortostatica, prevalentemente anziani, è caratterizzato da
una ridotta qualità di vita, e da una compromissione
multi-organo. Il test del respito profondo (5 sec. di
inspirazione seguiti d 5 sec. di espirazione con una
frequenza di 6 respiri/min) e la manovra di Valsalva-Weber
(espirazione a glottide chiusa per 15 secondi contro una
resistenza di 40 mmHg) sono comunemente utilizzati per la
valutazione della disautonomia in vari condizioni
patologiche. Scopo del presente studio sarà quello di
verificare lutilità del test del respiro profondo
(v.n.>1.10) e della manovra di Valsalva-Weber (v.n.>1.20)
nella diagnosi di disautonomia in pazienti anziani con
ipertensione arteriosa non diabetici stratificati per
assenza e presenza di ipotensione ortostatica.
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LS2_9 - Genetic epidemiology
LS4_1 - Organ physiology and
pathophysiology
LS4_4 - Ageing
LS4_7 - Cardiovascular diseases
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