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Laboratorio
di ecocardiografia e di tonometria vascolare (tel.
0817463714)
Edificio 2 piano terra, corpo E, - Responsabile
Prof Domenico Bonaduce
Valutazione della funzione cardiaca e del rapporto
cuore-vasi tramite la misurazione di vari parametri
ecocardiografici, ecodoppler e dell’accoppiamento
ventricolo.arteriale.
Studio mediante tonometria degli indici di rigidità
vascolare quali l’augmentation index, l’augmentation
pressure, l’analisi morfologica dell’onda sfigmica, e il
calcolo della velocità di propagazione dell’onda sfigmica in
pazienti con varie patologie. |
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Laboratorio
dello scompenso cardiaco (tel. 0817463714)
Edificio 2 piano terra corpo E, - Responsabile Prof
Domenico Bonaduce
Identificazione e caratterizzazione delle cardiomiopatie
familiari e delle malattie aritmogene da alterazione dei
canali ionici.
Valutazione di parametri bioumorali utili, in associazione
ai parametri ecocardiografici alla valutazione diagnostica e
prognostica dei pazienti con scompenso cardiaco. |
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Laboratorio
dell’ipertensione arteriosa (tel. 0817462211)
Edificio 2 Piano terra corpo D, - Responsabile Prof
Nicola de Luca
Studio dei determinanti clinici/genetici responsabili della
patogenesi di danno d’organo nell’ipertensione arteriosa
Sviluppo di applicazioni di innovation-technologies per la
gestione clinica del paziente a rischio cardiovascolare sul
territorio |
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Laboratorio
di cardiologia sperimentale
Edificio 2 piano terra corpo, - Responsabile dott.
Carmine Morisco
Studio dei meccanismi molecolari coinvolti nella patogenesi
dell’ipertrofia/disfunzione ventricolare in modelli
sperimentali di topi transgenici, ed in colture primarie di
cardiomiociti neonatali di ratto. I meccanismi molecolari
maggiormente studiati sono quelli coinvolti nella
trasduzione del signaling adrenergico; in particolare,
G-proteins, kinasi e fattori trascrizionali. |
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Laboratorio
clinico ormonale e metabolico (081-7464375 -3736)
Edificio 18 piano terra, - Responsabili Prof. Antonio
Cittadini e Prof. Raffaele Napoli
Analisi di “modelli complementari” di insufficienza cardiaca
cronica, con valutazione dei profili tiroidei, somatotropo,
gonadico e surrenalico ed analisi dell’utilità della terapia
sostitutiva ormonale dell’insufficienza cardiaca cronica.
Biobanca di sieri e biopsie miocardiche di pazienti con
insufficienza cardiaca cronica nell'ambito del registro
osservazionale TOSCA.
Studio del ruolo dei diversi ormoni nella regolazione della
funzione vascolare e del coinvolgimento vascolare nelle
endocrinopatie.
Caratterizzazione dei danni vascolari e gastrointestinali
della sindrome metabolica. Osservazione delle modifiche
cardiovascolari indotte da interventi terapeutici e
dietetici nelle malattie cardiovascolari e della
fisiopatologia della transizione dalla ipertrofia
ventricolare compensatoria all’insufficienza cardiaca
conclamata. |
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Laboratorio
sperimentale ormonale e metabolico (081-7464375 - 2212)
Edificio 18, piano terra, - Responsabile Prof Antonio
Cittadini
Analisi in modello animale di scompenso cardiaco cronico
degli effetti della terapia sostitutiva ormonale ed
insulino-sensibilizzante.
Valutazione in modelli sperimentali di terapia genica
cardiaca attraverso il cross clamping aorto-polmonare.
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Laboratorio
di fragilità clinica nell’anziano (tel. 0817462270)
Edificio 2, piano terra, corpo E, - Responsabile Prof
Pasquale Abete
Valutazione della fragilità nel soggetto anziano utilizzando
criteri misti (CHS index + DEFICIT index). Studio della
sarcopenia nell'anziano con l’utilizzo dell’algoritmo
europeo sulla sarcopenia (forza + massa muscolare). |
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Laboratorio
della ipotensione ortostatica/sincope nell’anziano (tel.
0817462270)
Edificio 2 piano terra, corpo E, - Responsabile Prof
Pasquale Abete
Valutazione del sistema neuro-autonomico in condizioni
basali e di ortostatismo (Head-up Tilt Test). |
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Laboratorio
di cardiologia geriatrica
Edificio 2 piano terzo, - Responsabile Prof Dario Leosco
Valutazione delle principali patologie cardiovascolari in
soggetti in età geriatrica ed implicazioni con
l’iperattivazione del sistema adrenergico caratteristico
dell’età senile. |
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Laboratorio
di geriatria sperimentale
Edificio 2 piano terra, - Responsabili Prof Dario Leosco
Ruolo dei G-protein coupled receptor e valutazione dei
meccanismi di trasduzione del signaling adrenergico a
livello cardiaco e surrenalico. Implicazioni dei recettori
adrenergici nella regolazione dei processi neoangiogenetici
nell’invecchiamento fisiologico e nello scompenso cardiaco
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Laboratorio
di riabilitazione cardiologica
Edificio 2, piano terra, - Responsabile Prof Carlo
Vigorito
Controllo della modulazione vagale a livello cardiaco nella
fase del recupero dell’esercizio fisico: Heart Rate
Recovery. L’Heart Rate Recovery (HRR),.
Effetti del training fisico sul rilascio del Frammento
N-terminale del Brain Natriuretic Peptide (NT-pro-BNP) nei
pazienti colpiti da infarto miocardico acuto
Valutazione del rischio cardiovascolare in specifiche
popolazioni di pazienti con insulino resistenza (donne
affette da sindrome dell’ovaio policistico (PCOS).
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Laboratorio
di epidemiologia cardiovascolare
Edificio 1, piano terra, - Responsabile Prof. Gianni de Simone
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- Modifiche strutturali e
funzionali del cuore nell’ipertensione arteriosa,
nell’obesità e nel diabete.
- Applicazioni di
ecocardiografia avanzata (riserva di flusso coronarico,
strain imaging, speckle tracking, ecocardiografia
tridimensionale) su patologie cardiovascolari ad elevata
incidenza e loro trasferimento su scala
clinico-epidemiologica.
- Integrazione tra patologia
preclinica cardiovascolare e modelli di prevenzione
primaria.
- Fisiopatologia della
transizione dall'ipertrofia ventricolare compensatoria
all'insufficienza cardiaca conclamata, con particolare
interesse al’interazione tra modifiche strutturali e
meccanica sistolica e diastolica.
- Influenza relativa dei
fattori genetici e di quelli ambientali negli
adattamenti cardiovascolari.
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Laboratorio
infiammazione angiogenesi
Edificio 2, piano terra, corpo C, - Responsabile Prof.
Gianni Marone
Le fosfolipasi secretorie costituiscono una ampia famiglia
di enzimi lipolitici che catalizzano il clivaggio degli
acidi grassi nella posizione sn-2 dei fosfolipidi ed
interagiscono con specifici recettori presenti su cellule
immunitarie. Le ricerche del gruppo sono volte a
caratterizzare il signaling e le attività biologiche
attraverso cui le fosfolipasi A2 secretorie esercitano
effetti proinfiammatori ed immunomodulanti in cellule
immunocompetenti umane. Inoltre, intendiamo valutare
l’effetto delle fosfolipasi sulla secrezione di fattori
proangiogenici e linfoangiogenici da cellule immunitarie
umane. |
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Laboratorio
ricerca risposta immunitaria innata nelle malattie del
connettivo
Edificio 2, piano terra, corpo C, - Responsabile: Prof.
Amato de Paulis
I pazienti con artrite reumatoide (AR) hanno un
aumentato rischio di sviluppare infezioni sia a causa della
terapia con farmaci immunosoppressori (DMARDs), che per una
alterata “risposta immunitaria”. I Pattern Recognition
Receptors (PRRs) [Toll Like Receptors (TLRs) o i Formyl
Peptide Receptors (FPRs)], sono responsabili del
riconoscimento dei patogeni e dell’induzione della risposta
immune. Stiamo caratterizzando l’espressione e la funzione
degli PRRs sui neutrofili e sui monociti isolati dal sangue
periferico di pazienti con AR e di donatori sani per
verificare gli effetti di farmaci immunosoppressori e di
antagonisti del TNF-a sulla modulazione e sulla funzionalità
degli PRRs. |
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Laboratorio
malattia da Helicobacter pylori
Edificio 2, piano terra, corpo C, - Responsabile: Prof
Amato de Paulis.
Helicobacter pylori (Hp) è classificato dall’OMS come
carcinogeno di gruppo 1. La componente infiammatoria a
livello gastrico è responsabile della gastrite da Hp e
svolge un ruolo fondamentale nella evoluzione dei tumori
dello stomaco. Alcune cellule dell’immunità innata
partecipano nel processo infiammatorio indotto da Hp e la
sua eventuale evoluzione neoplastica attraverso la sintesi e
la liberazione di mediatori proangiogenetici. Abbiamo
dimostrato che i basofili rappresentano una componente
rilevante dell’infiltrato infiammatorio nella gastrite
cronica da Hp In questo progetto stiamo valutando l’effetto
di fattori di virulenza di Hp [Hp(2-20), HP-NAP e VacA]
sulla attivazione degli eosinofili e dei mastociti umani. ed
il loro effetto sulla produzione di PlGF e VEGF1. |
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Laboratorio
della valutazione della transizione epitelio mesenchimale
(EMT)
Edificio 2, piano terra, corpo C, - Responsabile: Prof.
Amato de Paulis
La transizione epitelio mesenchimale (EMT) è un processo
attraverso il quale le cellule epiteliali vengono convertite
in cellule mesenchimali durante lo sviluppo embrionale.
Stiamo verificando l’ipotesi che le cellule dell’immunità
innata intervengono nel processo di EMT. In particolare,
intendiamo studiare il possibile coinvolgimento dei
recettori per peptidi formilati (FPR1, FPR2, ed FPR3)
espressi su linee cellulari epiteliali gastriche (MNK28 ed
AGS) in tale processo. La EMT è implicata anche nello
sviluppo di metastasi. Quindi, verificheremo se gli FPRs
modulano la repressione di marcatori epiteliali (E-caderina,
Claudina-1) e la sovraespressione di marcatori mesenchimali
(Vimentina e N-caderina). Inoltre, si valuta anche la
regolazione dell’espressione di fattori trascrizionali
tipicamente implicati nella transizione
epitelio-mesenchimale: Snail, Slug, Zeb1 Zeb2, and Twist1. |
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Laboratorio
angiogenesi
Edificio 2, piano terra, corpo C, - Responsabile: Prof.
Arturo Genovese
L'’angiogenesi e la linfoangiogenesi sono processi
fondamentali per la crescita neoplastica, la formazione di
metastasi e la evoluzione di malattie infiammatorie
croniche. Tali processi richiedono la produzione coordinata
di diversi fattori angiogenici e linfoangiogenici, tra i
quali i Vascular Endothelial Growth Factors (VEGFs), le
angiopoietine, le semaforine, ed alcune chemochine. Tali
fattori angiogenici agiscono su specifici recettori espressi
sulle cellule endoteliali e su alcune cellule infiammatorie.
In queste ricerche analizzeremo il potenziale angiogenico e
linfoangiogenico di mastociti e basofili umani valutando
l’espressione delle angiopoietine (Ang1, Ang2) e dei loro
recettori (Tie1 e Tie2). Intendiamo valutare anche gli
effetti della attivazione dei recettori Tie1 e Tie2 espressi
su mastociti e basofili umani. |
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Laboratorio di
ricerca sul sistema dell’attivatore del plasminogeno di tipo
urochinasi (uPA) e del suo recettore (uPAR) nelle malattie
infiammatorie e neoplastiche.
Edificio 2, piano terra, corpo C, - Responsabile: Dr.ssa
Francesca Wanda Rossi
L’attivatore del plasminogeno di tipo urochinasi (uPA)
converte il plasminogeno in plasmina ed è coinvolto,
attraverso questa funzione, nei processi di migrazione ed
invasività cellulare. Numerose cellule del sistema
immunitario svolgono un ruolo di fondamentale importanza nel
promuovere e sostenere la flogosi tessutale in diverse
condizioni patologiche. La modulazione del sistema uPA e del
suo recettore, uPAR, espresso su alcune cellule immunitarie
può svolgere un ruolo significativo nella induzione ed
evoluzione di malattie infiammatorie e neoplastiche. |
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Laboratorio di
Immunodeficienze dell’Adulto
Edificio 2, piano terra, corpo C, - Responsabile: Prof.
Giuseppe Spadaro
Le immunodeficienze primitive sono un gruppo di gravi
malattie congenite, caratterizzate da profonda e complessa
compromissione a vari livelli del sistema immunitario.
L’Immunodeficienza Comune Variabile (CVI) è la più frequente
immunodeficienza primitiva umorale dell’adulto con una
prevalenza compresa tra 1: 25.000 e 1: 50.000. La CVI si
caratterizza da una marcata riduzione delle immunoglobuline
sieriche ed aumentata suscettibilità ad infezioni, patologie
autoimmuni e neoplasie come evidenziato da casistiche
internazionali e del gruppo del Dipartimento di Scienze
Mediche Traslazionali. Questo laboratorio segue un’ampia
corte di pazienti con CVI al fine di identificare markers
molecolari e fenotipi clinici che possano consentire di
identificare diversi sottogruppi di pazienti.
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