PIGNATA CLAUDIO
Professore Associato MED/38(Responsabile scientifico)
BUFFOLANO Wilma Ricercatore MED/38
CIRILLO Emilia Specializzando MED/38
D'ASSANTE Roberta Dottorando MED/38
FUSCO Anna
Assegnista MED/38
GALLO Vera
Specializzando MED/38
GIARDINO Giuliana
Dottorando MED/38
SALERNO Mariacarolina
Prof. Associato MED/38
Dott.ssa Donatella Capalbo
(EP AOU Federico II)
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STUDIO DEL RUOLO ONCOGENICO
DELLA CATENA GAMMA IN LINEE CELLULARI PRIMARIE DI PAZIENTI
AFFETTI DA LEUCEMIA LINFOBLASTICA ACUTA:
Dati del gruppo indicano che
la comparsa di leucemia in pazienti SCID-X1 trattati con
terapia genica sia legato al ruolo di gamma nella
regolazione del ciclo cellulare. Scopo del progetto in corso
è la comprensione dei processi biochimici di trasduzione del
segnale alla base del potenziale ruolo oncogenico della
catena gamma (γc) in linee
cellulari leucemiche. Sarà valutata la sua attività
modulatoria su geni legati alla crescita, al ciclo cellulare
e alla sopravvivenza. Tale studio sarà utile per
identificare farmaci specifici, diretti verso tale molecola,
capaci di esercitare effetti benefici sulla progressione
della malattia mediante la modulazione dell'espressione e
dell'attivazione di γc.
VALUTAZIONE DELLAUTOFAGIA
NELLA PATOGENESI DELLA SINDROME ATASSIA-TELEANGIECTASIA, DI
POTENZIALI EFFETTI MODULATORI DEL BETAMETASONE E
IDENTIFICAZIONE DI NUOVI FARMACI IN GRADO DI REVERTIRE IL
FENOTIPO MEDIANTE TECNOLOGIA HIGH CONTENT SCREEENING (HCS)
Studi precedenti condotti dal
nostro gruppo di ricerca hanno dimostrato un miglioramento
della sintomatologia neurologica dopo somministrazione per
via orale di betametasone in pazienti affetti da A-T.
Attualmente dati preliminari del nostro gruppo indicano che
alterazioni dell’autofagia siano coinvolte nella patogenesi
della malattia. Il nostro progetto è volto a identificare
biomarkers morfologici e molecolari di alterata funzione con
lo scopo di valutare se il betametasone possa avere un
effetto modulatorio benefico. Inoltre tramite la tecnologia
HCS si tenterà di identificare nuovi farmaci per arrestare
la degenerazione cellulare in questa malattia attualmente
incurabile. E inoltre in corso uno studio multicentrico, da
noi coordinato, al fine identificare la dose minima efficace
di betametasone in grado di revertire/attenuare il fenotipo
neurologico.
CORRELAZIONE
GENOTIPO-FENOTIPO IN PAZIENTI AFFETTI DA 22q11.2DS: La
Sindrome da delezione 22q11.2 (22q11.2DS), rappresenta la
più comune sindrome da microdelezione con frequenza 1 a 4000
nati vivi. Sebbene sia stata ipotizzata una correlazione
genotipo-fenotipo, sinora studi di correlazione
genotipo-fenotipo non sono disponibili. Il nostro gruppo ha
dimostrato nelle forme familiari anticipazione e
aggravamento del fenotipo in seconda generazione. Scopo del
progetto sarà di effettuare una correlazione genotipo
fenotipo in una coorte di pazienti affetti da 22q11.2
mediante: -Analisi citogenetica mediante array CGH, al fine
di identificare sia i breakpoints della delezione del
cromosoma che la presenza di eventuali altre CNVs presenti
nel genoma. -Valutazione degli effetti delle CNVs
sullespressione dei geni in esse contenute. -Analisi di
correlazione genotipo.fenotipo, correlando le eventuali
differenze tra le dimensioni della delezione 22q11.2, la
presenza di CNVs e l’effetto dell stesse sullespressione dei
geni presenti in altre regioni cromosomiche e il fenotipo
clinico.
STUDIO DEI FATTORI FUNZIONALI
E GENETICI COINVOLTI NELLA MODULAZIONE DELLESPRESSIONE
FENOTIPICA DELLE SINDROMI POLIENDOCRINE AUTOIMMUNI ASSOCIATE
A MUTAZIONE DEL GENE AIRE: LAPECED è una rara malattia
autoimmune autosomica recessiva, dovuta a mutazioni del gene
Regolatore dell’Autoimmunità (AIRE). Il fenotipo è
estremamente variabile. A tutt’oggi le cause di tale
variabilità di espressione clinica non sono ancora note.
Scopo del progetto è: -Effettuare correlazione
genotipo-fenotipo in una coorte di bambini affetti.
-Chiarire il ruolo eziopatogenetico degli autoanticorpi
nell’evoluzione del fenotipo nel tempo. -Individuare nuovi
meccanismi molecolari implicati nella variabilità fenotipica
della malattia (triggers infettivologici, fasi della
tolleranza immunologica periferica. -Valutare il fenotipo
clinico e l’assetto autoanticorpale dei soggetti eterozigosi
per mutazioni di AIRE, allo scopo di definire la presenza di
segni "mild" eventualmente associati a ridotta espressione
della proteina o della sua funzionalità.
UTILIZZO DI NEXT GENERATION
DNA SEQUENCING PER LIDENTIFICAZIONE DI NUOVI DIFETTI
GENETICI NELLE IMMUNODEFICIENZE PRIMITIVE: Il progetto si
propone di effettuare uno studio molecolare mediante
l’utilizzo di tecniche di next generation DNA sequencing in
pazienti con fenotipi clinici complessi di immunodeficienza
a difetto genetico non noto, al fine di identificare nuove
alterazioni geniche associate a tali quadri clinici.
L’accurata caratterizzazione genetico-clinica sarà utile per
migliorare la gestione clinica, per un eventuale counseling
genetico e diagnosi prenatale, e per la scelta della terapia
più appropriata.
MECCANISMI IMMUNOLOGICI
DELLANERGIA VIRUS INDOTTA IN SOGGETTI CON INFEZIONI
PERINATALI: Evidenze già pubblicate dal nostro gruppo
indicano che vi siano anomalie immunologiche in pazienti con
infezione da CMV e in particolare è stato dimostrato che
un’inappropriata apoptosi possa essere responsabile
dell’anergia virus-indotta. L’esposizione in utero ad
infezioni croniche indipendentemente dalla trasmissione
verticale dell’infezione, è associata a un aumento della
morbilità e mortalità dovute all’insorgenza di infezioni
presumibilmente in conseguenza di una condizione di anergia
virus-indotta. Lo scopo del progetto di ricerca sarà la
valutazione funzionale immunologico di neonati affetti da
infezioni perinatali e o esposti in utero, al fine di
identificare meccanismi responsabili di immunodeficienza
secondaria del neonato, e identificare markers immunologici
di anergia mediante: - Analisi dell’immunofenotipo
linfocitario, comprensivo di analisi quantitativa B e T
linfocitaria alla nascita, a 2 mesi e a 6 mesi - Valutazione
della funzionalità linfocitaria,tramite test di
proliferazione ai mitogeni, alla nascita, a 2 mesi e a 6
mesi - Valutazione della risposta anticorpale ai patogeni,
mediante valutazione dei titoli anticorpali specifici -
Valutazione della risposta anticorpale alle vaccinazioni,
mediante valutazione dei titoli anticorpali (vedere timing)
- Studio della produzione delle citochine.
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LS3_2 - Cell biology and molecular
transport mechanisms
LS3_7 - Cell signalling and cellular
interactions
LS6_1 - Innate immunity and
inflammation
LS6_11 - Prevention and treatment of
infection by pathogens (e.g. vaccination, antibiotics,
fungicide)
LS6_12 - Biological basis of immunity
related disorders (e.g. autoimmunity)
LS6_2 - Adaptive immunity
LS6_3 - Phagocytosis and cellular
immunity
LS6_4 - Immunosignalling
LS6_5 - Immunological memory and
tolerance
LS6_6 – Immunogenetics.
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